Guida Pratica: Come Trasferire il TFR Pregresso al Fondo Pensione
Data pubblicazione: 23 giugno 2024
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Fin dal primo impiego, i lavoratori possono decidere se versare il TFR maturando al fondo pensione o lasciarlo in azienda. Se scelgono questa seconda opzione, possono poi decidere in qualsiasi momento di destinare al fondo pensione il TFR maturando.
Ma cosa accade al TFR già maturato fino a quel momento? In questo articolo scopriremo cos’è il TFR pregresso e quali sono le regole nel caso in cui si desideri versarlo nel fondo pensione. Dopodiché, analizzeremo gli aspetti pratici del conferimento del TFR pregresso. Infine, ricorderemo le ragioni per cui scegliere di versare il TFR al fondo pensione è sempre un’ottima idea per il proprio futuro.
Cos’è il TFR pregresso?
Il TFR pregresso è il trattamento di fine rapporto maturato dal lavoratore presso l’azienda prima dell’adesione al fondo pensione. Quando si aderisce in una fase successiva a quella della prima assunzione, infatti, il TFR maturando (cioè quello che deve essere accantonato dal momento dell’adesione al fondo in poi) passa automaticamente al fondo pensione, mentre il trattamento già maturato resta in azienda, a meno che il lavoratore non esprima la volontà di passarlo al fondo e il datore di lavoro acconsenta.
Ma attenzione! La volontà del lavoratore e il consenso dell’azienda non bastano, nel caso in cui il TFR pregresso sia stato accantonato dall’azienda presso il Fondo di tesoreria INPS. A tal proposito, si è espresso direttamente l’Istituto di Previdenza, con il messaggio n. 413 del 2020. L’INPS, con questo chiarimento, nega la possibilità di destinare al fondo pensione il TFR già maturato presso il Fondo di Tesoreria.
Ricordiamo che il Fondo di Tesoreria INPS è stato istituito nel 2007 per garantire ai lavoratori dipendenti l’erogazione del TFR. I datori di lavoro del settore privato, che abbiano almeno 50 dipendenti, sono obbligati a versare l’accantonamento per il TFR in questo fondo anziché tenerlo in azienda.
Come versare il TFR pregresso
Come detto, se il TFR pregresso non è stato versato al Fondo di Tesoreria INPS, perché la nostra azienda ha meno di 50 dipendenti, è possibile trovare un’intesa con il datore di lavoro affinché venga versato al proprio fondo pensione. Dunque, per versare il TFR già maturato e lasciato in azienda, occorre che venga sottoscritto un accordo fra il lavoratore e il datore di lavoro.
Nel caso in cui, invece, l’azienda abbia l’obbligo di versamento al Fondo di Tesoreria, è possibile far confluire solamente il TFR maturato prima del 2007.
Attenzione: nel conferire il TFR pregresso, deve essere comunicata al Fondo la quota parte dei rendimenti che il datore di lavoro ha già assoggettato a imposta sostitutiva a partire dal 2001, al fine di escludere il relativo importo dall’imponibile all’atto dell’erogazione della prestazione previdenziale.
TFR pregresso al fondo pensione: perché conviene?
Vediamo quali sono i principali vantaggi derivanti dalla destinazione al fondo pensione anche del TFR pregresso. Innanzitutto, si tratta sempre di una somma che va a incrementare la propria posizione individuale senza alcuno sforzo finanziario dell’aderente, dal momento che il TFR rappresenta una componente della retribuzione che viene accantonata e non corrisposta nell’immediato al lavoratore.
Inoltre, il TFR destinato al fondo pensione comporta l’accesso a una serie di vantaggi di natura finanziaria e fiscale, ragioni per cui, al momento della sua riscossione mediante la pensione integrativa, il lavoratore otterrà una cifra più elevata rispetto a quella riconosciuta sotto forma di liquidazione dall’azienda. Questo per due ragioni:
- Nel lungo periodo, i rendimenti dei fondi pensione mediamente “battono” la rivalutazione del TFR lasciato in azienda (aspetto finanziario).
- Il vantaggio fiscale è evidente per le quote di TFR maturate dopo il 1° gennaio 2007 e conferite al Fondo. Infatti, la tassazione applicata al TFR in fase di liquidazione è pari ad almeno il 23% se lasciato in azienda, mentre è prevista – per i contributi post 2007 – una tassazione con un’aliquota tra il 15% e il 9% a seconda degli anni di permanenza nel fondo pensione (aspetto fiscale).
Dunque, è importante non solo scegliere di destinare il trattamento di fine rapporto alla previdenza complementare ma anche, ove possibile, recuperare il TFR pregresso maturato in azienda e conferirlo al fondo pensione, perché rappresenta un’ottima base di partenza per iniziare a pianificare attivamente il proprio futuro.
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